Quando parliamo della normativa smaltimento amianto parliamo di normativa che è stata una rivoluzione rispetto ad una emergenza nazionale, perché poi quando si parlava di amianto ad un certo punto si parlava di quello.
Tutti sappiamo che l‘amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa e sappiamo che era un materiale che vari decenni fa veniva spesso e volentieri prese in considerazione soprattutto in ambito edilizio, e quindi veniva utilizzato per costruire vari edifici sia pubblici anche edifici delicati come scuole e ospedali, e anche edifici privati quali appartamenti.
Con gli anni poi si è compreso che era un materiale molto nocivo per la salute soprattutto quando lo stesso si deteriora e rilascia fibre che possono essere inalate dalle persone in maniera involontaria e che possono provocare patologie gravi e irreversibili a carico dell’apparato respiratorio e parliamo di carcinoma polmonare per fare un esempio.
Per questo motivo dopo che è stata istituita una commissione parlamentare d’inchiesta nel 1992 a seguito anche di varie pressioni e di inchieste, ma anche in attuazione di specifiche direttive comunitarie, è stata emanata una legge nel 27 marzo 92 che prevedeva il bando dell’amianto, e un processo di smaltimento controllato, e in poche parole si prevedeva non solo il divieto di estrazione ma anche di importazione, commercializzazione e produzione.
Rispetto a questo argomento un’altra questione molto importante è stata stanziare molti miliardi di lire già nel 2001 con l’obiettivo di arrivare ad una mappatura completa della presenza di amianto sul territorio nazionale, proprio per poter predisporre degli interventi di bonifica urgenti e definitivi.
Nel 2013 Comunque il governo di allora emanato quello che veniva definito un Piano Nazionale Amianto elaborato dei Ministeri della Salute, del Lavoro e dell’Ambiente, e non è un caso che sono stati scelti questi tre Ministeri visto che si parlava di aspetti di sicurezza sul lavoro, e soprattutto tutela della salute e dell’ambiente.
Mentre poi negli anni successivi sono stati previsti e poi confermate nel tempo vari incentivi e bonus fiscali per stimolare i cittadini a contattare le imprese specializzate nel settore, così provvedere alla rimozione, alla bonifica e allo smaltimento dell’amianto all’interno di un qualche edificio di loro proprietà.
Ancora oggi non possiamo sottovalutare le problematiche relative all’amianto
Anche se sono state fatti molti passi in avanti rispetto a 30 anni fa comunque come suggerivamo dal titolo di questa seconda parte non ci si può assolutamente permettere di abbassare la guardia per quanto riguarda il problema amianto, e anzi bisogna continuare con un’opera di sensibilizzazione da una parte, e continuare con gli incentivi di cui facevamo riferimento prima.
Infatti anche la singola persona deve essere responsabilizzata e se la stessa dovesse avere dei dubbi rispetto alla presenza di amianto non deve perdere tempo, e dovrà intanto allertare la sua ASL di riferimento e poi cercare un’impresa nel settore e mettersi d’accordo Intanto per un primo sopralluogo che servirà ai suoi tecnici per fare una valutazione del rischio amianto, e predisporre un intervento che dovrà essere efficace e risolutivo.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Amianto data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)